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Economia del Cambiamento Tecnologico - Lezione 15
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Economia del Cambiamento Tecnologico - Lezione 15

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:: Economia del Cambiamento Tecnologico ::

Lezione 05/12/2008

Karl Marx (1818-1883)

Secondo la teoria del valore di Marx il valore della merce è la quantità di lavoro socialmente necessaria per produrla.
L'idea di base è la distinzione tra:

  • forza lavoro -> l'imprenditore acquista la forza lavoro sul mercato. Essa è trattato come un qualunque prodotto. L'imprenditore per poter disporre di forza lavoro paga un prezzo che è il salario. Quando il mercato è in equilibrio il prezzo pagato per la forza lavoro è pari al costo di produzione. In questa situazione il salario in equilibrio è pari al minimo vitale (quantità di denario minima per la sopravvivenza dell'occupato e della sua famiglia)
  • lavoro -> attività che l'occupato mette a disposizione dell'imprenditore/impresa una volta stipulato il contratto di assunzione . Nel periodo di lavoro (es.ora di lavoro) la quantità di merce che l'occupato produce è superiore a quella che gli viene garantita con il salario minimo. Perciò:
LAVORO EROGATO DAL DIPENDENTE -
LAVORO PAGATO AL DIPENDENTE   =
------------------------------
PLUSVALORE

Marx sostiene che il plusvalore sia interamente catturato dai proprietari dei mezzi di produzione.

Nel sistema capitalistico possiamo individuare 3 elementi:

  1. capitale costante= è l'insieme delle macchine, MP, semilavorati con cui si svolge il processo produttivo
  2. capitale variabile= è il fondo necessario per remunerare i lavoratori, il pagamento della forza lavoro
  3. plusvalore= è l'eccedenza della quantità di merce prodotta dai lavoratori in una unità di tempo rispetto al salario pagato (merce acquistata per la sussistenza)

Stando a questo sappiamo che il valore di un bene è dato da:

                           Vi = ci+vi+si

per ogni i-esima merce perciò:

  • ci = quantità di lavoro necessaria per reintegrare il k costante consumato nel processo produttivo
  • vi = quantità di lavoro per ricomporre il k variabile
  • si = quantità di lavoro incorporata nelle merci e catturata dai capitalisti

Primo sistema di trasformazione del valore

Si fa l'ipotesi che nel sistema sociale vi siano 3 settori:

  • SETTORE 1: produce mezzi di produzione
  • SETTORE 2: produce mezzi di sussistenza (merci,salari)
  • SETTORE 3: produce beni di lusso

Ora si fa l'ipotesi che il sistema socioeconomico sia in equilibrio. Il valore della merce prodotta da uno dei 3 settori è uguale al valore dei beni prodotti in questo stesso settore e utilizzati come fattori produttivi nei 3 stessi settori: c1+v1+s1 = c1+c2+c3[valore dei beni prodotti nel settore 1 (in questo caso mezzi di produzione)]. Il valore di questa merce viene distribuita nei 3 settori come fattore produttivo in un sistema:

c1+v1+s1 = c1+c2+c3
c2+v2+s2 = v1+v2+v3
c3+v3+s3 = s1+s2+s3

Questo primo sistema di trasformazione del valore descrive un sistema socioeconomico formato da 3 settori in condizioni di equilibrio.
In termini algebrici il totale di una colonna è uguale al totale della riga corrispondente.

Tasso di plusvalore e tasso di profitto

In teoria poichè:

  • in un sistema di equilibrio il salario vi pagato ai lavoratori è uguale in tutti i settori
  • e il valore della merce i-esima è Vi = ci + vi + si

allora il rapporto tra ci e vi è lo stesso in tutti i settori.
Cioè l'INTENSITA' DI CAPITALE COSTANTE:

                               γi = ci / vi

L'INTENSITA' DI CAPITALE VARIABILE, cioè il TASSO DI PLUSVALORE (che descrive lo sfruttamento del lavoro) è dato da:

                              δi = si / vi

Il TASSO (O SAGGIO) DI PROFITTO invece è dato da:

                            πi = δi / (1 + γi)

Marx si aspettava di trovare in una situazione di equilibrio un tasso di sfruttamento uguale in tutti i settori e avere perciò un saggio di profitto uguale in tutti i settori.
In realtà ciò non avviene: lo sfruttamento del lavoro nei vari settori non è mai uguale e nemmeno lo sfruttamento del capitale è uguale in tutti i settori. Per una situazione di equilibrio dovremo avere perciò lo stesso TASSO DI PROFITTO. Il tasso di profitto cresce quando cresce il tasso di plusvalore. Perciò quando cresce il tasso di sfruttamento del lavoro cresce il saggio di profitto. L'equilibrio, come detto, si ottiene quando il profitto è lo stesso in tutti i settori.

Se avessimo due sistemi economici e avessimo che W1 > W2(dove w è il salario) si assiste ad un processo di trasferimento dal settore 2 al settore 1. Il lavoro si sposta da un settore all'altro fino ad uno stato di equilibrio in cui W1 torna ad essere uguale a W2.


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