Swappa : Utenti / 300
Creative Commons License

 :: 300 ::

Sconsigliato da Dario

Trama

In Grecia, qualche secolo prima di Cristo, i Greci sono in fermento perché i Persiano vogliono conquistare la loro penisola. La Grecia è disunita, mentre i Persiani sono tanti, forti e convinti, e solo un manipolo di 300 eroi spartani, mandati a morte certa, salverà l'occidente.


This is Sparta!

Commento

Bene, vediamo di cominciare...

Innanzitutto, la scelta di avere una fotografia, per così dire, fumettosa la dice lunga sulla qualità del prodotto: è un fumettone americano, niente di più, non aspettatevi della serietà. Ho sentito gente inalberarsi non appena si cerca di criticare questo film, perché a loro dire "è fedelissimo al fumetto". Bene, vuol dire che anche il fumetto è pessimo:) Sarà fedele al fumetto, ma non lo è nei riguardi della storia. Gli èfori, per esempio, non erano affatto dei ludibriosi vecchi lascivi che vivevano deformi e onanisti in cima ad una montagna. Erano una delle istituzioni di Sparta, e facevano bene il loro mestiere. I Persiani non erano i figli stessi del demonio. Le città ioniche che vivevano sotto la dominazione persiana intrattenevano fruttuosi scambi commerciali e culturali con la civiltà persiana, non inferiore, ma certamente diversa in quanto orientale, rispetto a quella greca. Poi va beh, altri particolari qua e là.

Il film è retorico come lo poteva essere un film di propaganda del tempo fascista. Si esalta la virtù guerriera, la violenza come educazione, la forza come espressione vera della virilità. E la rappresentazione di queste virtù nel film sfiora e supera il ridicolo, come la moglie di Leonida che si lascia inculare senza battere ciglio per la salvezza del marito e della patria. Ma va a cagà!:) L'autore del fumetto ed evidentemente anche il regista sono proprio convinti del messaggio che i veri uomini, in quella Grecia allo sfascio, erano gli Spartani: sentite come deridono i poveri Àrcadi, sfigati, che non sono guerrieri ma calzolai, operai, impiegati di banca e baristi. Qui veramente si tocca il fondo: ma scusate, chi è il vero eroe, chi fa il soldato di mestiere e prova divertimento e piacere nello sgozzare gli altri (non me lo sto inventando), o chi lascia a casa la famiglia e il lavoro per andare a morire e sacrificarsi per tutti gli altri? E poi, fra l'altro, vorrei ricordare che nella storia vera gli Spartiati non facevano altro che trastullarsi in palestra con le spade e le verghe degli amichetti, e gli Iloti lavoravano per mantenerli, e ogni tanto gli Iloti giustamente si ribellavano contro questa profonda ingiustizia...

Una cosa insopportabile è la rappresentazione dei Persiani. Serse è un pederasta over-cresciuto che gira con mutandoni d'oro che nemmeno nel wrestling; il suo harem consta di concubine deformi e monche; girano per l'accampamento uomini con la testa di capra, giganti con lame al posto degli avambracci, e simili bestiole da compagnia. Certo certo, sono lì per rappresentare in modo simbolico la turpitudine dei costumi e delle usanze persiane. Ma s'ciecc, che pena! che retorica! Il film si prende sul serio, è cupo, oppressivo, urlato, sbraitato, pretenzioso, integralista più di come cerca di rappresentare i Persiani. Dov'è il pathos? Dov'è la poesia? Dove sono i 300, che erano giovani, erano forti, e sono morti? La scena in cui il figlio del comandante ammazza qualche persiano, poi si volta, muscoloso ed ebete, come a dire: "'' Ehi papà, hai visto come sono bravo? Yuck!''" e poi viene decapitato... deprimente. Gli autori del film non hanno il minimo senso del ridicolo. Tutti sti spartani muscolosi sembrano una rassegna di modelli di Men's Health.


Perdibili

(Printable View of http://www.swappa.it/wiki/Utenti/300)