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L'interpretazionde della morte
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L'interpretazionde della morte

 :: L'interpretazione della morte ::
Scheda
Autore: Jed Rubenfeld
Anno pubblicazione: 2007
Genere: Thriller psicologico

Trama

New York, agosto 1909. Sigmund Freud approda in America per la prima e unica volta, accompagnato dall'allievo e rivale CarI Jung. Nello stesso momento, una ragazza dell'alta società newyorchese viene trovata uccisa in un lussuoso appartamento di Broadway: il suo corpo porta le tracce di torture che solo una mente sfigurata da profonde ossessioni può aver concepito. Il giorno dopo, la giovane ereditiera Nora Acton è vittima della stessa violenza, sfugge alla morte ma sprofonda nell'isteria. Dietro ai due episodi, la polizia non ha dubbi, c'è un unico colpevole. E mentre Manhattan viene passata al setaccio dall'investigatore Littlemore, il dottor Younger, seguace delle teorie psicanalitiche, intraprende con l'aiuto dello stesso Freud un viaggio sconvolgente nella mente offuscata di Nora, la sola ad aver visto in azione l'assassino. Le sedute a cui la ragazza viene sottoposta portano alla luce ricordi spezzati, paure, segreti. Le indagini progrediscono, ma intanto Freud e il suo adepto si ritrovano al centro di un oscuro complotto volto a screditare le loro teorie. E scoprono a loro spese che New York è la città dove "la verità, come i grattacieli, può essere costruita", perché qui più che in ogni altro luogo la smania di potere divora le persone scatenando i loro istinti peggiori.

Opinioni:

"Ma in realtà..." questa è la frase che viene in mente quando si arriva a circa metà libro e tutte le tue certezze crollano miseramente. Pensavi che l'assassino fosse lui, tutte le prove erano schiaccianti, tutti erano contro di lui, la stessa vittima lo accusava. Se fosse solo questo, mi direte, che ci vuole? C'è dell'altro di ben più subdolo e diabolico... Veramente ben congeniato e scorrevole non c'è che dire. A volte un pò ingarbugliato, tanto da non capire bene che personaggio sta parlando, forse l'unica pecca, ma appena capito l'ottica con cui guardano i personaggi è comprensibile. Bella l'idea di mettere un personaggio importante come Freud a dare "dritte" al detective, anche se non se ne rende conto. L'ambientazione è fedele alla New York del tempo, a quanto racconta l'autore che ha scartabellato in archivi per ricostruirla bene, tanto noi non andremo mai a controllare, no? E' stato molto preciso a raccontare i mezzi utilizzati per costruire...beh ma se ve lo racconto tutto! Leggete e poi mi direte se non siete d'accordo con me! Attenzione: non adatto agli impressionabili: le descrizioni delle ferite inferte dall'assassino sono molto dettagliate!

Citazione:

"Nell'appartamento sopra la città, una serie di strumenti giacevano sul letto dietro la ragazza legata. Da sinistra a destra, vi erano un rasoio ad angolo retto con il manico d'osso, un lungo frustino di cuoio nero, tre bisturi in ordine crescente di grandezza e una fialetta piena per metà di un liquido trasparente. La persona alle sue spalle studiò con lentezza uno degli oggetti, poi lo afferrò."

Voto: 5/5


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