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La donna che amava i numeri
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La donna che amava i numeri

 :: La donna che amava i numeri ::
Scheda
Autore: Toni Jordan
Anno pubblicazione: 2008
Genere: Romanzo

Trama

Contare è il suo segreto. E la sua ossessione. Grace Lisa Vandenburg, 35 anni, di mestiere insegnante, non può fare a meno di calcolare ogni cosa: i passi necessari per coprire il tragitto da casa al suo bar preferito, i semi di papavero di cui è cosparsa la sua fetta di torta all'arancia, la lunghezza - dieci centimetri esatti - della frangetta che lambisce il suo sguardo intelligente e inquieto. Perchè in un mondo dove tutto, o quasi tutto, è divisibile per dieci, forse fanno un pò meno paura anche il caos e i fantasmi che si agitano dentro di lei. Almeno fino a quando una variabile impazzita non fa deragliare la sua vita è l'incontro con Seamus Joseph O'Reilly, 19 lettere nel nome, 26 fascinose rughette d'espressione attorno agli occhi, a spazzare via in un solo, spaventoso istante, anni di meticolosa routine. Ma neppure l'uomo del destino, bello, dolce, comprensivo e dotato di un invidiabile talento per la normalità, è in grado di guarire del tutto certe sue ferite. E di sciogliere quello speciale groviglio di nevrosi, paure e sottili follie che rende Grace - e ciascuna di noi - particolarmente amabile, irresistibilmente imperfetta.

Opinioni:

Questo libro mi ha colpito per il tipo di scrittura. Presenta sempre il punto di vista della protagonista e i suoi pensieri e li racconta come li racconterebbe una persona normale: citando più i pregi che i difetti, come fosse un'autobiografia. Non fa mai mistero della sua mania di contare, ma la tratta come se fosse una delle tante sfaccettature della sua personalità. Almeno fino a quando incontra un ragazzo che sconvolgerà la sua routine e capirà che forse forse la sua vita non è così giusta come le è sempre sembrata. Quando una piccola mania diventa un'ossessione non c'è niente da fare, bisogna tenerla sotto controllo. In verità pensavo che fosse incentrato più sul fatto che lei comunque anche da innamorata non perdesse questa sua mania che contribuiva a renderla unica, invece il libro perde un pò di significato quando non appare più come il Fantastico mondo di Amèlie in cui il mondo è misurato sui sentimenti della protagonista, il mondo di Grace è reale e deve scontrarsi quotidinamente con le altre persone che non sono abituate alle sue stranezze. Penso sia abbastanza duro nella parte centrale, e la fine mi ha un pò spiazzata. Penso che lo rileggerei solo per gli aneddoti su Nikola Tesla. Anzi credo che leggerò una sua biografia. Era una persona veramente strana.

Citazione:

Scoprire che il mondo funzionava in base a serie decimali fu un bel punto di svolta come se qualcuno mi avesse dato una chiave. Quando mettevo a posto la stanza cominciavo con 10 oggetti. 10 cose all'ora, 10 cose al giorno, 10 colpi di spazzola. 10 acini d'uva per lo spuntino. 10 pagine da leggere prima di addormentarmi. 10 piselli da mangiare. 10 calzini da piegare. 10 minuti di doccia. Ora riuscivo a percepire non soltanto le dimensioni del mio mondo, ma anche la grandezza e la forma di tutto quello che ne faceva parte. Ogni cosa era definita, chiara e al suo posto.


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