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La pellicola e gli obiettivi
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La pellicola e gli obiettivi

 :: La pellicola e gli obiettivi ::

Continuo qui con le lezioni del corso di fotografia. Probabilmente alcune cose sono state scritte già da qualcun altro in merito al discorso luce e colore.

Colore

Il colore come sappiamo tutti dipende dal tipo di luce riflessa dall'oggetto illuminato. Come scoprì Gnuton sommando tutti i colori otteniamo il bianco. La gamma di colori che l'occhio umano vede è molto limitata: non vediamo l'infrarosso e l'ultravioletto a differenza di certe specie animali. Le caratteristiche del colore sono:

  • tonalità = ciò per cui noi diamo il nome al colore
  • saturazione = colore puro non contaminato dal bianco ha saturazione pari a 0 e via continuando
  • luminosità = brillantezza del colore

Ci sono diversi tipi di colori:

  • primari
  • secondari
  • armonici
  • complementari

La temperatura colore è il tipo di luce percepita durante la giornata e viene misurata in gradi Kelvin. Ad esempio la temperatura colore delle ore più calde della giornata è di 5000 - 6000 K che ci permette di vedere la luce come bianca, mentre quando c'è il tramonto possiamo vedere la luce come rossa e la temperatura è più bassa. Il nostro occhio si adatta naturalmente alle differenze di luce, ma la macchina fotografica no e bisogna impostargliele. Una volta esistevano anche diversi tipi di pellicole per diversi tipi di esposizione: ad esempio pellicole per luce artificiale e pellicole per luce naturale. Era difficile quando ci si trovava a dover affrontare entrambi i tipi di luce in un solo ambiente come una chiesa, infatti poteva capitare che si vedessero delle zone troppo chiare. Con la macchina digitale questo succede più raramente.

Pellicola

Quando le onde luminose colpiscono i sali d'argento sulla pellicola si forma l'immagine detta latente che se esposta alla luce del sole non si può vedere. Lo sviluppo di una pellicola infatti prevede diverse fasi, ma siccome non si è soffermato le cito soltanto:

  • sviluppo
  • fissaggio
  • stampa

Per le pellicole in bianco e nero lo strato chimico che divideva i riflessi di luce era uno solo (doveva distinguere solo B e N), mentre per le pellicole a colori sono 3 che impediscono o permettono il passaggio della luce attraverso essi combinando opportunamente colori primari e complementari.
Esistono diversi formati di fotogrammi:

  • 24x36 (mm) è il formato standard
  • 6x6 è un medio formato che aiuta ad avere un ingrandimento maggiore senza perdere i dettagli
  • 30x40 un formato enorme per le foto poster

Le pellicole sono classificate anche in base alla sensibilità della luce (nb. la pellicola tradizionale è formata da granuli di alogenuro d’argento: il raggio di luce che colpisce un cristallo di alogenuro d’argento ne altera la struttura in modo tale che dopo lo sviluppo esso assuma un colore scuro):

  • pellicole ISO 100-200: sono il tipo standard
  • pellicole ISO 25-64: pellicole lente, per la resa di piccolissimi particolari e forniscono un'alta qualità di resa
  • pellicole ISO 400-600: pellicole veloci, se si fanno foto a dei particolari la grana diventa evidente e dà una bassa qualità
  • pellicole ISO 1600-3200: poco usate, sono di tipo ultrarapido, per immagini molto grandi

La sensibilità della pellicola riguarda l'esposizione. In una pellicola tradizionale l'immagine può risultare talvolta sovraesposta o sottoesposta, quindi troppo chiara o troppo scura e con rumori di fondo e devo sistemare manualmente con uno strumento chiamato esposimetro che misura la quantità di luce che riceve il soggetto. Per una resa migliore bisognerebbe misurare dal soggetto alla macchina. L'esposimetro è presente nelle macchine moderne e autoimpostato (a volte) nella fotocamera digitale.

Parti più importanti della macchina fotografica

Obiettivo

L'obiettivo è la parte forse più importante della macchina che determina la qualità di una fotografia, ce ne sono di diversi tipi e di diverse fasce per le macchine professionali. Esso è formato da una serie di lenti e in base a ciò che voglio fotografare sono suddivisi in:

  • 8mm
  • 20mm
  • 25mm

che sono obiettivi grandangolari

  • 50mm il tipo che viene definito normale dalla maggior parte delle macchine fotografiche
  • 85mm medio tele
  • 135mm

utili per i ritratti

  • 300mm
  • 1000mm

definiti teleobiettivi.
Naturalmente più è lunga la focale più prendo prticolari. La lunghezza focale è la distanza tra obiettivo e superficie della pellicola. Se non ho un obiettivo potente posso sopperire con un buono zoom.

Otturatore

E' quello che permette il passaggio della luce per un certo tempo, o tempo di posa. Più rimane aperto più il tempo è lungo. Una tecnica che si può provare con un tempo lungo di posa è quella del panning: se devo fotografare un soggetto in movimento veloce tengo il tempo lungo muovendomi con la macchina a seguire il soggetto, con il flash poi blocco il soggetto in una certa posizione di modo che vedo sia il soggetto a fuoco che i suoi movimenti.

Diaframma

Più il diaframma è aperto meno riesco a mettere a fuoco in tutta la foto, ho meno profondità di campo. Per avere ad esempio tutto a fuoco dovrò tenere il diaframma più chiuso. L'apertura tipica di un diaframma va da 2.8 a 22.

Quanta luce e in quanto tempo?

Domanda spinosa. Bisogna sempre fare una proporzione ricordandomi la regola del rubinetto: pensiamo a una macchina come a un rubinetto, se apro poco ed esce una goccia ci metterò di più a riempire una bacinella da 1 lt rispetto ad aprire il rubinetto in modo che esca molta acqua. Lo stesso vale con il bilanciamento tra diaframma e otturatore.

Curiosità:

  • esiste una macchina con obiettivo rotante che crea fotografie a 360 gradi, ma se non viene fermata continua a girare sovrapponendo le fotografie
  • l'idea di usare una pellicola da 35 mm è stata rubata al cinema e poi è stata usata sulla macchina più famosa del mondo(per chi se ne intende, io l'ho scoperto poco tempo fa! :))la Leica reflex 35 mm con obiettivo Carl Zeiss.

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