Utenti.LaPromessaDellAssassino History

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March 19, 2008, at 10:00 AM by MINCULPOP -
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January 07, 2008, at 01:54 AM by dario -
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(:cell bgcolor=#f5f9fc valign=middle:) David Cronenberg?

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(:cell bgcolor=#f5f9fc valign=middle:) David Cronenberg

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Comincio subito col dire che il film mi è piaciuto. Cronny (ormai Denis lo chiama affettuosamente così) ci regala una storia del genere di A history of violence, in cui una vita normale (quella della levatrice) ad un certo punto si interseca con quella dei mafiosi russi impiantati a Londra. Costoro hanno dei bei tatuaggi, i quali comunicano la loro vita: chi sei, che cosa hai fatto, in che carceri sei stato e così via. Inoltre, non tollerano la nomea di ubriacone (mmm un motivo ottimo per della violenza gratuita, visti gli usi alcolici dei russi...) e soprattutto è infamia gravissima dare della checca a qualcuno. Non tollerare vuol dire prendere e sgozzare chi ha osato parlar male, e da qui si parte in un giro di violenze che non risparmiano nessuno. La fedeltà alla famiglia mafiosa viene sancita da una cerimonia in cui Viggo deve sputtanare e rinnegare suo padre e sua madre, con annessi tatuaggi esplicativi. Un mondo squallido ben fotografato e ben interpretato da Figgo (così chiamato dopo la scena della doccia in cui è biotto, per la gioia delle spettatrici). La sua pettinatura farà scuola, tra noi, ansiosi di emularne le gesta e il portamento (che cosa sto dicendo??).

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Comincio subito col dire che il film mi è piaciuto. Cronny (ormai Denis lo chiama affettuosamente così) ci regala una storia del genere di A history of violence, in cui una vita normale (quella della levatrice) ad un certo punto si interseca con quella dei mafiosi russi impiantati a Londra. Costoro hanno dei bei tatuaggi, i quali comunicano la loro vita: chi sei, che cosa hai fatto, in che carceri sei stato e così via. Inoltre, non tollerano la nomea di ubriacone (mmm un motivo ottimo per della violenza gratuita, visti gli usi alcolici dei russi...) e soprattutto è infamia gravissima dare della checca a qualcuno. Non tollerare vuol dire prendere e sgozzare chi ha osato parlar male, e da qui si parte in un giro di violenze che non risparmiano nessuno. La fedeltà alla famiglia mafiosa viene sancita da una cerimonia in cui Viggo deve sputtanare e rinnegare suo padre e sua madre, con annessi tatuaggi esplicativi. Un mondo squallido ben fotografato e ben interpretato da Figgo (così chiamato dopo la scena della doccia in cui è biotto, per la gioia delle spettatrici). La sua pettinatura farà scuola, tra noi, ansiosi di emularne le gesta e il portamento (che cosa sto dicendo??).

January 07, 2008, at 01:53 AM by dario -
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Chi tuo barbiere? Tu dire me!
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Chi tuo barbiere? Tu dire me!
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Voto: 4/5.

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Voto: 4/5

January 07, 2008, at 01:49 AM by dario -
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Chi tuo barbiere? Tu dire me!
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Chi tuo barbiere? Tu dire me!
January 07, 2008, at 01:49 AM by dario -
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Chi tuo barbiere? Tu dire me!
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Chi tuo barbiere? Tu dire me!
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January 07, 2008, at 01:49 AM by dario -
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Chi tuo barbiere? Tu dire me!
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January 07, 2008, at 01:46 AM by dario -
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(:title La Promessa dell'Assassino:)

 La Promessa dell'Assassino

(:table width=45% border=0 cellpadding=5 cellspacing=0 align=center:) (:cellnr bgcolor=#d9e4f2 colspan=2 align=center:) Scheda (:cellnr:) Nome: (:cell:) Eastern Promises (:cellnr bgcolor=#f5f9fc valign=middle:) Regia: (:cell bgcolor=#f5f9fc valign=middle:) David Cronenberg? (:cellnr valign=middle:) Anno: (:cell valign=middle:) 2007 (:cellnr bgcolor=#f5f9fc valign=middle:) Con: (:cell bgcolor=#f5f9fc valign=middle:) Viggo Mortensen, Naomi Watts, Vincent Cassel (:tableend:)

Trama

Nella Londra paralllela popolata da immigrati russi, si consumano violenze da ogni parte. Una ragazzina muore dando alla luce una bambina, e la levatrice che la vede nascere porta a casa il diario della povera madre. Scopre così un brutto giro di brutta gente che uccide per delle voci, in nome di un codice d'onore che nemmeno i samurai.

Commento

di Dario

Comincio subito col dire che il film mi è piaciuto. Cronny (ormai Denis lo chiama affettuosamente così) ci regala una storia del genere di A history of violence, in cui una vita normale (quella della levatrice) ad un certo punto si interseca con quella dei mafiosi russi impiantati a Londra. Costoro hanno dei bei tatuaggi, i quali comunicano la loro vita: chi sei, che cosa hai fatto, in che carceri sei stato e così via. Inoltre, non tollerano la nomea di ubriacone (mmm un motivo ottimo per della violenza gratuita, visti gli usi alcolici dei russi...) e soprattutto è infamia gravissima dare della checca a qualcuno. Non tollerare vuol dire prendere e sgozzare chi ha osato parlar male, e da qui si parte in un giro di violenze che non risparmiano nessuno. La fedeltà alla famiglia mafiosa viene sancita da una cerimonia in cui Viggo deve sputtanare e rinnegare suo padre e sua madre, con annessi tatuaggi esplicativi. Un mondo squallido ben fotografato e ben interpretato da Figgo (così chiamato dopo la scena della doccia in cui è biotto, per la gioia delle spettatrici). La sua pettinatura farà scuola, tra noi, ansiosi di emularne le gesta e il portamento (che cosa sto dicendo??).

Colpisce il fatto che la vicenda sia ambientata a Londra, ma Londra quasi non esiste, nel senso che è uno sfondo appena percettibile. Gli immigrati stanno tra loro, parlano tra loro, comunicano tra loro. L'infermiera Anna ha una vita "normale", ma viene comunque risucchiata nel mondo dei suoi immigrati. La storia della ragazza-madre è esemplare: parte col sogno di evadere da una vita misera, per ritrovarsi in una vita pessima in un qualsiasi bordello dell'occidente, Londra o Amsterdam è la stessa cosa.

Voto: 4/5.


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