cerca
Economia del Cambiamento Tecnologico - Lezione 7
modifica cronologia stampa login logout

Wiki

UniCrema


Materie per semestre

Materie per anno

Materie per laurea


Help

Economia del Cambiamento Tecnologico - Lezione 7

Torna alla pagina di Economia del Cambiamento Tecnologico


:: Economia del Cambiamento Tecnologico ::

Lezione 28/10/2008

Progresso tecnico (approccio neoclassico di Jevons e Marshall)

Partiamo da alcune ipotesi iniziali:

  • crescita della conoscienza
  • i processi produttivi attuali divengono inefficienti
  • si sviluppano nuovi processi produttivi migliori

Rispondiamo ora ad alcune domande relative al progresso tecnico:

Cosa si intende per progresso tecnico?
Shumpeter individua 3 tipologie:

  1. innovazione di prodotto = quando si introduce sul mercato un bene che prima non esisteva
  2. innovazione di processo = quando si introduce nel mercato un nuovo processo, l'innovazione è più che altro per l'impresa e non direttamente per il consumatore
  3. innovazione organizzativa = fa riferimento a come K e L vengono utilizzati nel processo produttivo o come cambia l'organizzazione della realtà sociale

La tipologia di un'attività svolta da un'impresa fa si che una data innovazione possa essere di prodotto o di processo

Quali effetti produce il progresso tecnico?
Il progresso modifica la produttività dei fattori produttivi incrementandoli, quindi incrementa anche il prodotto medio e il prodotto marginale di K e L

Come si definisce graficamente?
Il progresso tecnico causa:

  • traslazione della funzione di produzione
  • traslazione e modifica di forma della funzione di produzione

Per la rappresentazione grafica usiamo:

  • una semiretta che parte dall'origine degli assi detta ISOCLINA data dal rapporto fra K e L (costante)
  • la funzione di produzione nel breve periodo o una mappa di isoquanti se facciamo ipotesi nel lungo periodo

Vediamo nel dettaglio il breve e il lungo periodo:
Breve periodo:


Se nel processo produttivo si introduce innovazione questo si presenta come una nuova funzione di produzione traslata e le medesime combinazioni produttive di K(dato) e L consentono di realizzare maggiori livelli di produzione

Lungo periodo:


La stessa quantità prodotta, come si vede dal grafico, la si realizza anche con meno capitale.
Quindi si parte da una situazione rappresentata nel punto A: la tecnologia disponibile consente di produrre un modo efficiente Y0 in output combinando ad esempio KA ed LA unità di fattori produttivi.
Se si introduce il progresso tecnico la produttività dei fattori aumenta e questo consente di ottenere la medesima quantità di output Y0 impiegando quantità minori dei medesimi fattori K e L.

Tipologie di progresso tecnico
Hicks(1926) distingue 3 diverse tipologie di progresso tecnico: 1. progresso neutrale



Aumenta nella medesima misura sia il PMa del L sia il PMa del K.

             | PMaL |
SMST(K,L) =  |------|
             | PMaK |

In questo modo l'isoclina non cambia e gli isoquanti si spostano lungo essa.
Nei punti A, B, C, l'inclinazione dell'isoquanto a cui corrisponde un livello di output Y0 costante rimane invariata.

2. progresso ad utilizzazione di K



In questa ipotesi si prende in considerazione il fatto che uno solo dei fattori vari, ad esempio il K, incrementandosi; perciò PMaK aumenta. Se succede questo il risultato dato dalla formula della SMTS(K,L) diminuisce. Cosa succede se il risultato diminuisce? Piochè aumenta PMaK, quindi il denominatore del SMST(K,L), allora l'inclinazione dell'isoquanto Y0 nel punto di intersezione con l'isoclina diminuisce.

3. progresso ad utilizzazione di L

Questo caso è uguale al precedente con la sola differenza che ad aumentare è il L.

[NOTA:



Nell'intervallo più vicino all'asse X sostituire K con L è più difficile e viceversa per la L nell'intervallo vicino all'asse Y: infatti a fronte di un elevato incremento di lavoro il capitale aumenta di poco, mentre a fronte di un elevato aumento di capitale dall'altra parte il lavoro aumenta poco.]

Economisti classici

I principali economisti classici sono, come abbiamo già visto:

  • Adam Smith (1720 ca)
  • David Ricardo (1772 ca)

Essi riassumono le nozioni acquisite dai predecessori. In particolare parleremo di Ricardo, che riprende:
- il valore aggiunto: cioè l'indicatore di nuova ricchezza prodotta. In questo periodo c'è la presa di coscienza del fatto che la ricchezza del mondo si può produrre e che essa viene prodotto soprattutto dalle industrie e dall'agricoltura
- circolarità della produzione: cioè che essa è composta di 3 fasi: produzione, scambio, consumo
Secondo i pensatori dell'epoca la società era ripartita in 3 classi sociali, ciascuna con il proprio ruolo:

  1. proprietari terrieri: parassiti che però possedevano le terre che dovevano usare gli imprenditori -> remunerati con RENDITA
  2. imprenditori(soprattutto agricoli): svolgono attività di produzione -> remunerati con PROFITTO
  3. lavoratori: mettono a disposizione la forza lavoro -> remunerati con SALARIO

Ricardo studia l'economia attraverso vari modelli. Nella prossima lezione ne vedremo uno.


Torna alla pagina di Economia del Cambiamento Tecnologico