Le pellicole sono classificate anche in base alla sensibilità della luce (nb. la pellicola tradizionale è formata da granuli di alogenuro d’argento: il raggio di luce che colpisce un cristallo di alogenuro d’argento ne altera la struttura in modo tale che dopo lo sviluppo esso assuma un colore scuro):
- pellicole ISO 100-200: sono il tipo standard
- pellicole ISO 25-64: pellicole lente, per la resa di piccolissimi particolari e forniscono un'alta qualità di resa
- pellicole ISO 400-600: pellicole veloci, se si fanno foto a dei particolari la grana diventa evidente e dà una bassa qualità
- pellicole ISO 1600-3200: poco usate, sono di tipo ultrarapido, per immagini molto grandi
La sensibilità della pellicola riguarda l'esposizione. In una pellicola tradizionale l'immagine può risultare talvolta sovraesposta o sottoesposta, quindi troppo chiara o troppo scura e con rumori di fondo e devo sistemare manualmente con uno strumento chiamato esposimetro che misura la quantità di luce che riceve il soggetto. Per una resa migliore bisognerebbe misurare dal soggetto alla macchina. L'esposimetro è presente nelle macchine moderne e autoimpostato (a volte) nella fotocamera digitale.
Parti più importanti della macchina fotografica
Obiettivo
L'obiettivo è la parte forse più importante della macchina che determina la qualità di una fotografia, ce ne sono di diversi tipi e di diverse fasce per le macchine professionali. Esso è formato da una serie di lenti e in base a ciò che voglio fotografare sono suddivisi in:
che sono obiettivi grandangolari
- 50mm il tipo che viene definito normale dalla maggior parte delle macchine fotografiche
- 85mm medio tele
- 135mm
utili per i ritratti
definiti teleobiettivi.
Naturalmente più è lunga la focale più prendo prticolari. La lunghezza focale è la distanza tra obiettivo e superficie della pellicola. Se non ho un obiettivo potente posso sopperire con un buono zoom.
Otturatore
E' quello che permette il passaggio della luce per un certo tempo, o tempo di posa. Più rimane aperto più il tempo è lungo. Una tecnica che si può provare con un tempo lungo di posa è quella del panning: se devo fotografare un soggetto in movimento veloce tengo il tempo lungo muovendomi con la macchina a seguire il soggetto, con il flash poi blocco il soggetto in una certa posizione di modo che vedo sia il soggetto a fuoco che i suoi movimenti.
Diaframma
Più il diaframma è aperto meno riesco a mettere a fuoco in tutta la foto, ho meno profondità di campo. Per avere ad esempio tutto a fuoco dovrò tenere il diaframma più chiuso. L'apertura del diaframma va da 2.8(aperto completamente) a 22(chiuso completamente)
Quanta luce e in quanto tempo?
Domanda spinosa. Bisogna sempre fare una proporzione ricordandomi la regola del rubinetto: pensiamo a una macchina come a un rubinetto, se apro poco ed esce una goccia ci metterò di più a riempire una bacinella da 1 lt rispetto ad aprire il rubinetto in modo che esca molta acqua. Lo stesso vale con il bilanciamento tra diaframma e otturatore.
[Curiosità:
- esiste una macchina con obiettivo rotante che crea fotografie a 360 gradi, ma se non viene fermata continua a girare sovrapponendo le fotografie
- l'idea di usare una pellicola da 35 mm è stata rubata al cinema e poi è stata usata sulla macchina più famosa del mondo(per chi se ne intende, io l'ho scoperto poco tempo fa! :))la Laica reflex 35 mm con obiettivo Carl Zaiss.
]