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Una pagina a caso
Terza revisione, 9 giugno 2006.
Questa è la grammatica della Lepu Darie, che vuol dire semplicemente Lingua di Dario in Lepu Darie. Oltre alla grammatica, sono necessari un vocabolario? e dei testi di esempio.
Se qualcuno vuole accingersi allo studio di questa interessante lingua artificiale, me lo dica che lo dissuaderò a calci:) No beh, scherzi a parte, magari il Wiki? è un'occasione per dare un poco di vita alla lingua. Fino ad ora sono rimasto da solo ad occuparmene, e ciò vuol dire che non si trovano molti stimoli ad andare avanti. Ciò non mi ha impedito di tradurre un bel po' di testi. Se qualcuno ha mai fatto versioni di latino, ecco, è una cosa simile.
In sostanza sono le vocali e le consonanti della fonetica italiana, ma con queste aggiunte: esistono le vocali con l'umlaut ö
e ü
, e le vocali possono anche essere lunghe, e si scrivono aa
, ee
, ii
, oo
, uu
. Non esistono gl
, gn
. Si tende ad evitare il raggruppamento di consonanti, e si infilano tante vocali nelle parole.
Le parole possono terminare in vocale o consonante. Di quelle che terminano in consonante, però, sono previste due variazioni. Una è l'uscita semplice, cioè la consonante termina il suono. L'altra invece è segnata con un apostrofo -v'
, e vuol dire che la consonante è seguita da un breve suono semivocalico nasale gutturale o quello che è. Ciò accade praticamente solo con la forma infinitiva del verbo.
La s
] fra due vocali è sempre sorda.
I verbi in genere hanno l'accento sull'ultima vocale prima della -v'
]. Da notare che questa vocale resta accentata anche in presenza della coniugazione presente, mentre al passato l'accento si sposta sulla i
che segue la t
. I verbi col tema bivocalico seguono sempre questa regola, e quando cambia, è segnata con un accento. Questa regola vale anche per le vocali lunghe.
Un verbo si presenta in due forme: la forma isocrona e la forma anacrona.
La forma isocrona può essere presente, passata o futura. La forma anacrona può essere passata o futura, e relativamente al tempo della principale, esprime un qualcosa che è successo prima o dopo.
Ci sono due generi di verbi: quelli regolari, che passano da isocrona ad anacrona in modo predittivo e regolare, e quelli irregolari, che possono anche cambiare tema. Tutti i verbi all'infinito terminano in -v'
.
La forma isocrona si presenta come l'infinito del verbo. Viene coniugata secondo tre persone: 1a singolare, singolare e plurale.
La forma isocrona si usa per tutti quei verbi che indicano azioni contemporanee al tempo della narrazione.
La forma anacrona è la seconda forma del verbo. Si ricava dal verbo isocrono tramite certi mutamenti vocalici, tipo ai in e oppure allungamento di vocale. Anche questa si coniuga secondo le tre persone: 1a singolare, singolare e plurale.
La forma anacrona si usa per tutti quei verbi la cui azione non è contemporanea al tempo della narrazione.
Esistono i participi passati, che si declinano come dei sostantivi.
A partire dalla forma infinita, prende la desinenza -gi e si declina come sostantivo neutro della prima declinazione.
asaev' mangiare => asaegi
I verbi terminano sempre, all'infinito, in -v'
. Quelli regolari passano da isocrona ad anacrona in modo predittivo, gli irregolari no. La coniugazione è uguale per tutti i verbi, in tutte le forme.
ae => ii asàev' mangiare asiiv' o => ö lobov' amare loböv' u => ee ialuv' prendere ialeev' e => ie örev' volere öriev'
PRESENTE
asaev' mangiare (iso)
asàetin io mangio asàelie tu mangi / egli mangia asàenie Noi mangiamo / voi mangiate / essi mangiano
PASSATO
L'accento va sulla penultima i.
asaev' mangiare (iso)
asaevin asàevie asàenvie
asiiv' mangiare (ana)
asiivi asiilvie asiivne
FUTURO
asaev' mangiare (iso)
asaèrti asaèrie asaèrne
asiiv' mangiare (ana)
asiirti asiirie asiirne
Metto alcuni esempi di verbi irregolari.
sav' essere (iso) tev' essere (ana) ardav' guardare artev' guardare inav' camminare indav' camminare
L'imperativo si forma invertendo il verbo al presente isocrono ed il soggetto.
Asàelie ta! Mangia!
Le forme isocrone sono tutti i tempi principali: presente, imperfetto, futuro. Le forme anacrone sono relative al tempo della principale. Se il tempo non è indicato, si suppone che sia il presente. In questo modo, il passato anacrono corrisponde al passato prossimo, al passato remoto, al trapassato remoto, al trapassato prossimo. Il futuro anacrono corrisponde al condizionale, al futuro anteriore.
Le frasi tipo "Possa tu morire" etc. si rendono come oggettive rette dal futuro anacrono.
I verbi possono essere sostantivati, per esempio nelle frasi come "voglio mangiare", "è meglio fare", "non sono cose da vedere".
Si prende la forma isocrono od anacrona, a seconda della frase, e la si declina come un sostantivo neutro, tranne che per il nominativo che rimane quello caratteristico dei verbi (-v').
asaev' / asiiv' NOM asaev asaevi GEN asàevis asaevum ACC asàevim asaevis ELA asàevoi asaevroi ILL asàevia asaevria LOC asàevin asaevrin ABL asàeve asaevii
I verbi riflessivi si formano con un verbo normale seguito dal pronome riflessivo (vedi).
I casi sono i seguenti: Nominativo, Genitivo, Accusativo, Elativo, Illativo, Locativo, Ablativo.
Il caso Accusativo serve, ovviamente, per il complemento oggetto, e per i moti a luogo. Il caso elativo per i moti da luogo e di provenienza in genere. Il caso illativo per il complemento di termine, di vantaggio.\\ L'ablativo per i complementi di compagnia, di mezzo. Il caso locativo serve per lo stato in luogo. Altri modi per esprimere il possesso sono il dativo "a me è" e l'ablativo "con me c'è".
Ci sono due declinazioni: La prima comprende sostantivi maschili, femminili e neutri, la seconda solo maschili e neutri.
Deve esserci almeno una sillaba composta da vocale e consonante prima della terminazione di un sostantivo. Cioè, non esistono termini tipo "la" o "ma".
Questa è la declinazione dei sostantivi maschili, femminili e neutri che terminano in vocale.
Si coniugano secondo questo modello i sostantivi maschili che terminano in -a o in -o
Gata (gatto)
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
SING | gata | gatie | gatam | gatai | gatia | gatiin | gataa |
PLUR | gatar | gatire | gatas | gatari | gatira | gaatoon | gatoo |
Omo uomo
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
SING | omo | omie | omom | omoi | omia | omiin | omaa |
PLUR | omor | omire | omos | omori | omira | omoon | omoo |
Si coniugano secondo questo modello i sostantivi femminili che terminano in -u
Pannu donna
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
SING | pannu | pannie | pannum | pannoi | pannia | panniin | pannaa |
PLUR | pannur | pannire | pannus | pannori | pannira | pannoon | pannoo |
3.1.3. Neutro Si declinano secondo questo modello i sostantivi che terminano in -i
Domi casa
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
SING | domi | domie | domom | domoi | domia | domiin | domaa |
PLUR | domir | domire | domos | domori | domira | domoon | domoo |
Questa è la declinazione dei sostantivi maschili e neutri che terminano in consonante.
Si coniugano secondo questo modello i sostantivi che terminano in -s e in -l.
Stas tavolo
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
SING | stas | stasis | stasim | stasoi | stasia | stasin | stase |
PLUR | stasi | starum | stasis | staroi | staria | starin | stasii |
Bal sfera
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
SING | bal | balis | balim | baloi | balia | balin | bale |
PLUR | bali | balum | balis | baroi | baria | barin | balii |
Si coniugano secondo questo modello i sostantivi che terminano in -er
Eder vetro
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
SING | eder | edris | edrim | edroi | edria | edrin | edre |
PLUR | edri | edrum | edris | edroi | edria | edriin | edrii |
1) COLUI CHE FA
Per creare un sostantivo del genere "colui che fa", cioè il facente, si uniscono il verbo ed il sostantivo.
Favomo
da fav' + omo, oppure si sfrutta la sostantivazione del verbo
Ia dain balim omia asaevia Io do la sfera all'uomo che mangia
2) CIÒ CHE SI FA FARE
Ci sono anche sostantivi come guardabile, o sensibile, cioè "che si guarda", e "che si sente". Questi si formano con -vli
asaevli il mangiabile
3) L'ATTO DI COMPIERE QUALCHE AZIONE
Ci sono anche i sostantivi tipo "trasformazione", ovvero "l'atto di trasformare".
Questi si formano con -ru.
Ci sono due casi di sostantivi formati a partire da un aggettivo. Il primo è la sostantivazione, ad esempio:
il bell'uomo disse => il bello disse.
Il secondo caso è quando si crea un sostantivo che designa la qualità dell'aggettivo indicato. Ad esempio, bellezza da bello.
Nel caso numero uno, si può omettere semplicemente il sostantivo, e si declina l'aggettivo con la declinazione completa.
Nel caso numero due, si aggiunge -inu all'aggettivo, dopo aver tolto la -e. Il sostantivo formato è dunque femminile.
cascie => cascinu Ia loboti cascinum io amo la bellezza
Questi sono i sostantivi che indicano l'avere la qualità di un sostantivo. Per esempio, da animale viene l'animalità, da bestia viene bestialità.
Si formano in modo analogo ai sostantivi creati a partire da un aggettivo:
bos (bue) => bosinu (la bovinità)
Gata = gatto
Gattone = gatamma gattino = gatippa gattaccio = cane gata (lett. gatto cattivo)
Gli aggettivi seguono una declinazione loro propria, che non tiene conto se il sostantivo è maschile, femminile o neutro.
L'aggettivo può essere posto prima o dopo il sostantivo che modifica. Se è posto prima, segue una declinazione. Se è posto dopo, ne segue un'altra
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
SING | -e | -e | -e | -e | -e | -e | -ee |
PLUR | -ee | -ee | -ee | -ee | -ee | -ee | -ere |
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
SING | -e | -ei | -em | -es | -en | -en | -ee |
PLUR | -er | -rei | -es | -ex | -ia | -ren | -ii |
A partire da un verbo, si può formare un aggettivo che significa "che compie quell'azione". Per esempio, il verbo tapev'
significa comprendere
, e tapille
significa "che comprende", cioè intelligente.
La regola è che si toglie la v'
e la vocale tematica, e si sostituisce un -ille
.
Questo sono aggettivi tipo "arioso", pieno di aria.
Si formano a partire dal sostantivo, aggiungendo alla vocale tematica -ove
.
ari aria => ariove
Con questi aggettivi mi riferisco ai vari "guardabile", "potabile", "vivibile".
Si formano a partire dal tema del verbo con l'aggiunta di -vle
lobovle = amabile asaevle = mangiabile ardavle = guardabile
Si formano perifrasticamente, cioè non c'è una forma speciale degli aggettivi per indicare la comparazione tra due qualità.
Es: È tanto bello quanto grande.
Innanzitutto è una frase nominale (vedi dopo). Si costruisce come una frase nominale doppia, legata da val
al caso nominativo.
Lu (sain) cascie val (sain) taipe
Es: È più bello che intelligente
Lu (sain) plu cascie val tapille
Es: È meno bello che intelligente
Lu (sain) min cascie val tapille
Es: È più bello di me
Lu plu cascie ie
Bellissima, bruttissimo, altissimo = aggettivo con l'aggiunta di -bis-
cascie => cascibise
I pronomi personali sono 6:
ia ta la (m) / lu (f) nas vas las
e si declinano in questo modo:
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
ia | ie | iam | ioi | ia | in | iaa | |
ta | tie | tam | tai | tia | tin | taa | |
la | lie | lam | lai | lia | lin | laa | |
lu | lie | lü | lui | lia | lin | lee | |
nas | nasie | nam | nai | naia | nain | naa | |
vas | vasie | vam | vai | vaia | vain | vaa | |
las | lasie | lam | lai | laia | lain | laa |
5.2. I pronomi dimostrativi I pronomi dimostrativi sono questo, quello, e robe del genere. Mettiamo questo e quello per chiarezza.
ko = questo (si declina come un sostantivo maschile in -o)
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
SING | ko | koie | kom | koi | koia | koin | kaa |
PLUR | kor | koire | kos | kori | koira | koon | koo |
to = quello (si declina come un sostantivo maschile in -o)
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
SING | to | toie | tom | toi | toia | toin | taa |
PLUR | tor | toire | tos | tori | toira | toon | too |
Il pronome relativo è quello del che, ma anche dei vari al quale, con cui e compagnia briscola.
Ce ne sono due: uno per le cose animate e per gli oggetti, ed un altro per i concetti. La differenza è la seguente: vedo un uomo che cammina, in cui che si riferisce ad un uomo, e capisco quello che dici, dove quello che si riferisce ad un concetto astratto.
Fanno anche da pronomi interrogativi, per la serie
Che cosa ne dici? = Val ta dilie söm kaa?
Pronome Relativo Personale
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
SING | tal | talis | talim | taloi | talia | talin | tale |
PLUR | tali | talum | talis | taroi | taria | tarin | talii |
Pronome Relativo Astratto
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
SING | val | valis | valim | valoi | valia | valin | vale |
PLUR | vali | valum | valis | varoi | varia | varin | valii |
5.4. I pronomi riflessivi Si tratta della parola che in italiano sarebbe "sé" che viene declinata e posta dopo il verbo.
NOM | GEN | ACC | ELA | ILL | LOC | ABL | |
SING | asi | asie | asiom | asoi | asia | asiin | asaa |
PLUR | asir | asire | asos | asori | asira | asoon | asoo |
Gli avverbi si creano a partire da un aggettivo o da un sostantivo, e mettendogli la desinenza -ala
.
umanamente = omala (da omo, uomo) bene = diala (da die, buono)
Si declinano, se maschili o neutri, come maschili della Prima Declinazione, se femminili come femminili della Prima declinazione
1 öna önu
2 döa deu
3 tria triu
4 kiria kiriu
5 fìata fìatu
6 sesa sesu
7 seta setu
8 eta etu
9 nieta nietu
10 desa desu
11 desöna desönu
12 desdöa desdeu
13 destria destriu
14 deskiria deskiriu
15 desfìata desfìatu
16 dessesa dessesu
17 desseta dessetu
18 deeta deetu
19 denieta deniety
20 dödesa dödesu
21 dödesona dödesonu
...
100 satoma satomu
134 satoma-tridesakiria satoma-tridesakiriu
200 dösatoma dösatomu
...
1000 milla millu
1467 milla-kiriasatoma-dessesaseta milla-kiriasatoma-dessesasetu
10000 desamilla desamillu
100.000 satomamilla
1.000.000 miliona milionu
1.000.000.000 satomamiliona satomamilionu
Sono il caso LOCATIVO dei rispettivi cardinali, con il locativo di locu
, cioè locaa
.
Ecco una panoramica dei complementi
Nominativo
Ia sain cascie = io sono bello La città di Ilio = tutto allo stesso caso, eg. omo tal irotom Iliom bacarotilvie
Accusativo
Ia loboti pannus = io amo le donne
Illativo
Ia dati balim omia = do una sfera all'uomo
Genitivo
Ko sav gata omie = Questo è il gatto dell'uomo
(NOTA: ho usato una frasa nominale => sav. Altrimenti avrei scritto ko gata sain omie = questo gatto è dell'uomo
)
Illativo
Ia inai domia = vado a casa andare sopra qualcosa = asam + illativo andare sotto qualcosa = imam + illativo andare dentro qualcosa = detam + illativo andare fuori qualcosa = foram + illativo
Elativo
Ia venin domoi = Vengo da casa Provenienza da sopra = asam + elativo Provenienza da dentro = detam + elativo Provenienza da sotto = imam + elativo Provenienza da fuori = foram + elativo
Locativo
Ia sain domiin = Sono a/in casa Dentro qualcosa = detam + locativo Sopra qualcosa = asam + locativo Sotto qualcosa = imam + locativo Fuori qualcosa = foram + locativo
Pra + ablativo
Ia inain pra viliaa = Vado per/attraverso la città
Ablativo, o avverbio
Ia maluin canala = Lavoro male (canala viene da cane = cattivo)
Nsem + Ablativo
Ia inain nsem taa = vado con te
Pra + ablativo
Preposizione + Locativo Dopo = pom + ablativo
Smo + Ablativo
Illativo
Ia inain ciapaevia = Vado a comprare Nota: ho usato l'illativo del verbo ciapaev', comprare.
Am + Illativo
Ia favin kom am vinuvia = Faccio questo per vincere (ho usato l'illativo di vinuv' che vuol dire vincere)
Tra + ablativo
Ia favin kom tra taa = Faccio ciò per mezzo di te
Als + ablativo "al posto di, fungere da" etc.
Non so bene come chiamarlo, cmq è quello di "beata TRA le donne".
Rom + locativo.
A favore di qualcuno Tom + illativo
Söm + ablativo
La frase è del genere SVO, ma non è un ordine fisso, si può cambiare a piacimento, rimanendo SVO come lo standard.
e = i o = o anche = po senza = sie con = nsem
Sono le frasi che contengono il verbo essere ed il predicato nominale, come per esempio Dario è bello. L'aggettivo va in caso nominativo.
Dario (sain) cascie
Le negazioni si formano con la particella nak.
Ia nak (sav) cascie = Io non sono bello Ia nak asaevin = Io non mangio Ia nak örein asaevim = Io non voglio mangiare (nota che asaevim è l'accusativo del verbo sostantivato). Ia nak örein kom atasovim = Non voglio (che) ciò succeda (Ho messo kom e atasovim all'accusativo, perché sono l'oggetto di ciò che non voglio).
La domanda perché si traduce con smo tale
, cioè smo
e ablativo di tal
, cioè tale
. Si risponde sempre con smo tale
.
Smo tale, ta nak asaelie? Smo tale, ia nak örein Perché non mangi? Perché non voglio
Omo tal asaevin = l'uomo che mangia
La posizione del complemento oggetto differenzia le frasi:
i'ardatìvi omom = guardavo l'uomo omom (talim) i'ardatìvi = l'uomo (che) io guardavo
Se il complemento oggetto è dopo il verbo, allora non è relativo. Se è prima, lo è, e non è necessario il tal
.
Si formano con l'accusativo della forma verbale (vedi Sostantivazione dei verbi).
ia örtin asaevim (örev' = volere) = io voglio mangiare i'ardatin omom asaevrim = guardo l'uomo (che) mangia
Una proposizione finale si forma con am
seguito dall'illativo della forma verbale (vedi Sostantivazione dei verbi e Complemento di fine).
Un'ipotetica è una proposizione del tipo "Se potessi avere".
Si costruiscono con se + forma verbale.
se + futuro ana => se potessi, se potrò
se + passato ana => se avessi potuto
Sono quelle del genere "allontanandosi da riva", in cui si indica che "tramite l'allontarsi dalla riva, si ottiene che..."
nsem + ablativo della forma verbale
nsem ribai lam palonsaeve = allontanandosi dalla riva
Per mezzo di = prem + ablativo
Quelle di causa, sono quelle che si formano tipo "morta la donna, egli andò etc." e si traducono con smo + ablativo della forma verbale o del sostantivo.
smo pannaa mötegaa, la indatilvie... (poiché era) morta la donna, egli andò... smo osetaeve, la indatilvie... poiché aveva peccato, egli andò...
Sono quelle che indicano la successione temporale.
preposizione + ablativo della forma verbale sostantivata
adinam asaeve = quando si mangia pom asaeve = dopo aver mangiato parim asaeve = prima di aver mangiato desdem tepaa = da tempo
"Fino a che" si traduce con nfim + accusativo del verbo
nfim asaevim = fino a mangiare
Se si vuole indicare un tempo passato, si usa la forma anacrona passata.
Quando egli mangiava = adinam la asiivie.
Sono quelle "pur conoscendo", "anche volendo"etc.
etiam nsem + ablativo
Sono quelli come rientrare, traversare etc. => vedi Formazione dei sostantivi a partire da un verbo.
RI = re-
TRA = rom-
VERSO = pa-
DIS = spianare, distendere etc. = an-